Un amico canoista mi ha fatto cambiare idea, parlandomi della vista molto bella che si ha di Pavia nel tratto finale del fiume. Allettato dall'idea di scattare foto interessanti della città ho percorso tale tratto.
Ecco le mie considerazioni circa questa nuova esperienza.
Il Ticino a valle di Pavia "non è più Ticino ma è Po": la larghezza del fiume, il colore dell'acqua, l'aspetto delle rive hanno richiamato alla mia mente i ricordi e le sensazioni che avevo provato anni fa navigando sul Po, da Cremona verso Venezia, con la motonave Stradivari.
La qualità dell'acqua del fiume scade decisamente dopo l'entrata nel Ticino delle acque del Naviglio Pavese e della rogge Gravellone e Vernavola: mentre a monte della città mi bagno con piacere, qui non ho provato la minima voglia di fare il bagno nonostante un caldo notevole. A questo punto mi pongo una domanda: ma i signori del Parco del Ticino e dell'Azienda Sanitaria Locale, oltre a ritirare lo stipendio a fine mese, cosa fanno ?
Per quanto riguarda invece la vista che si ha della città penso che sia valsa la pena di fare questa discesa: la vista è notevole.
a valle del ponte coperto
a sinistra le case del Borgo Ticino, a destra l'imbarcadero Barbieri
la scuola di voga che insegna
ad andare sul fiume con il barcè
l'entrata in Ticino del Naviglio Pavese
dura la vita per i canottieri ! più facile per
l'allenatore, sulla barca a motore a sinistra
fine dell'avventura: siamo arrivati alla Becca
la confluenza del Ticino nel Po (Po a sinistra, Ticino a destra)
stessa foto 9 anni prima (2001)
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